LE MIE ESPERIENZE LAVORATIVE - TORINO 2014

Esperienza di lavoro, all'interno di un progetto europeo, di cinque giorni a Torino nel 2014.

Il gruppo era composto da 50 ragazzi, gran parte di loro di etnia ROM, di età 12-18 anni residenti in istituti di residencial care (ragazzi abbandonati o di famiglie problematiche (droga, prigione...) e 20 adulti - assistenti sociali, psicologi, direttori di istituti e giornalisti. I partecipanti provenivano da 6 paesi - Bulgaria, Romania, Slovacchia, Ungheria, Portogallo, Grecia (da Grecia solo adulti perché loro lavorano con ragazzi in prigione).

 

IL MIO CORPO PROTESO

 

 

IL SENTIRSI PROTESI AFFIDANDOSI A SE E ALL‘ALTRO


Cosa mi porta nel non ascolto di me ? In che modo ho volontà di sentirmi e mi metto  e protendo in ascolto con il mio corpo ed in quello dell’altro?



Il corpo

E’ importante la consapevolezza di quanto il mio corpo si protende in avanti ogni giorno nelle difficoltà, nelle comunicazioni, nella stanchezza fisica e psichica della quotidianità, che mi porta a protendere e pretendere un equilibrio di felicità e di compiacimento mio per dare protenzione e protezione all’altro (sicurezze).

Ma se non ho io in quanto uomo, in quanto essere , la consapevolezza che il mio corpo non è solo energia ma anche debolezza, stanchezza fisica e mentale che non mi porta sempre a dover ricaricare le mie energie e i miei stimoli di corpo, questo puo’ degenerare in un aspetto di aggressività Nel ragazzo o bambino  Il suo stato di assenza e di lotta nelle difficoltà è isolamento; dovremmo concepire tale forma di protenzione, non come sbagliata ma come “altra” forma di protenzione alla vita, che va ricreata, che va aiutata a modificarsi in forma positiva .

Da qui parte il metodo della G.D.L. sulla interpretazione dei segni, sistemi di segni che servono all’organizzazione che l’uomo crea per comunicare; ma allo stesso tempo anche per non comunicare (vedi i bambini psicotici o adulti che si creano delle stereotipie che conoscono solo loro e gli servono per comunicare tra loro).



La persona creativa è in ognuno di noi

“Creatività intesa come nuova visione del mondo. Il nostro io non cerca di risolvere nuovi problemi con vecchie soluzioni. Parte dal presupposto di non conoscere le risposte. Affronta quindi la vita con la meraviglia e la curiosità attenta di un bambino che non è ancora condizionato nella sua maniera di pensare e di essere. L’individuo che non ha una personalità rigidamente strutturata è libero di usare la propria immaginazione nel confronto con i continui mutamenti delle circostanze della vita.” (A.Lowen)

Nel corpo possiamo leggere tutta la storia psicologica di un individuo

Di noi stessi

La protensione è quella forza che ci fa vivere, e che ci da il senso del corpo che inconsciamente ci racconta.
È importante in questo processo avere rispetto mio e dell’altro.
La parità con l’altro essere, mi consente di sentire me come corpo ed in contatto comunicativo con il corpo dell’altro senza giudizio, stare li con quello che c è dell’altro.

Dr RITA MAIONE

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